giovedì 29 maggio 2008

Sex and the City


Domani è il gran giorno.
Finalmente nelle sale italiane esce il film della serie che ha cambiato radicalmente la visione delle donne e del sesso nell'ultimo decennio.
Tra abiti griffati, locali alla moda, carriere sfavillanti le quattro eroine newyorkesi, tornano finalmente a far brillare gli occhi e battere i cuori di tutte le "ragazze" del mondo.
Per quanto i giornali abbiano abbondantemente spoilerato sul film, per un'appassionata come me che ha tutte e sei le stagioni del telefilm e le ha viste più volte, questo non può essere che il felice epilogo di un'amicizia a distanza.
Sì perchè le quattro protagoniste con i loro caratteri, i loro problemi, le loro fissazioni non possono che incarnare in toto o in parte ognuna di noi.
Ma per quanto Carrie e le sue amiche abbiano dimostrato nel corso degli ani che anche le donne possono fare sesso come gli uomini, alla fine ognuna di loro ha trovato quello che tutte le donne cercano: l'Amore.
Anche Samantha la più irriducibile del gruppo alla fine ha dovuto capitolare.
Ma l'interrogativo più grande, in parte svelato è: Carrie sposerà il suo Mr Big?
Domani l'ultima e definitiva risposta.

domenica 18 maggio 2008

CAMPIONI

CAMPIONI D'ITALIAAAAAAAAAAAAAA



Dopo una settimana di passione e i minuti successivi al gol della Roma, siamo Campioni d'Italia.
Grandioso Zlatan, che è tornato per fare la differenza e grandiosa Inter.
Per suggellare questa giornata straordinaria la vittoria di Valentino Rossi (anche lui interista) sul circuito di Le Mans.
E 'sta sera tutti a San Siro per festeggiare.
GRANDI

venerdì 16 maggio 2008

Anoressiche o niente

L'altro giorno passo dai miei genitori e arraffo un paio di riviste che stavano per buttare via, giusto per sfogliare qualcosa quando torno a casa alla sera e che cosa trovo? Uno straordinario inserto moda sulle sfilate di Milano, Parigi e New York.
Dapprima mi soffermo sui vestiti giusto per capire quali sono le nuove tendenze e rendermi conto che nel mio armadio ci sono solo cose out of style con cui comunque mi vestirò per tutta la primavera e l'estate dato che il fondo stanziato per i vestiti è abbastanza irrisorio e comunque non ho ancora visto in giro niente che valga la pena di erodere il già irrisorio fondo.
Poi dò un'occhiata alle modelle, sogno di tutti gli uomini e mi rendo conto che saranno anche modelle, ma fanno ben schifo.
Corpi scheletrici, visi scavati, espressioni emaciate.
Non sono propriamente donne, sono esseri androgeni, dei perfetti manichini quasi senz'anima, non sorridono, hanno tutte la stessa identica espressione, gli stessi corpi, quasi le stesse facce.
Non interpretano l'abito, non fanno altro che portarlo avanti ed indietro sulla passerella.
Mentre rimango perplessa di fronte a tanta vuotezza ed inespressività, capito sulla pagina di una nota firma per donne non affette da sifilide, ma bensì avvezze ai piaceri della tavola ed anche qui mi scontro con una reantà sconcertante.
Le modelle, in questo caso sorridenti, sono vestite solo di nero o nero e crema, stile bon ton.
Ergo già non segui i canoni imposti dalla società e dalla moda, almeno vestiti in maniera classico-elegante.
Del genere salviamo il salvabile.
Mentre rifletto su queste cose mi cade l'occhio sull'acconciatura.
Capello stirato come va adesso con forcina a raccogliere la ciocca di capelli frontali sul centro della nuca.
Ma l'hair stylist non aveva niente di più creativo da proporre?
Del genere, sei grassa allora non dare troppo nell'occhio?
Sei grassa allora beccati dei capelli banali che hanno tutti, così almeno rimani anonima?
Sì perchè quel tipo di acconciatura è usato e stausato da tutta la gente comune, ci si mettono 3 minuti a farla e l'investimento è di 2 forcine per capelli, le più esose ci mettono 2 mollettine carine.
Ma è possibile che non esista un'onesta via di mezzo?
Mentre sono persa in questi pensieriarrivo alla pagina dedicata alla firma Pin Up Stars.
Se sei una pin up, hai le curve!
Il concetto di curve è imprescindibile dal concetto di pin up, coesistono, vivono assieme, sono l'uno l'espressione dell'altro.
Ed invece, altro che curve, l'autostrada del sole, un rettilineo da qualsiasi punto di osservazione.
Lo stilista (uomo etero) in compenso si era mangiato 2 modelle prima dell'ingresso finale.

domenica 4 maggio 2008

Iron Man


Giovedì sono andata al cinema a veder Iron man, scelta dettata dallo stare con uno sceneggiatore di fumetti che ha amici che fanno e leggono fumetti.
Malgrado fossi più contenta della compagnia che della scelta cinematografica, il film mi è piaciuto e anche parecchio.
Ha una bella storia, ha delle ottime battute e c'è anche la storia d'amore, cosa chiedere di più.
In soldoni era una commedia travestita da film supereroistico.
Dato che ho dovuto vedere tutti questi film ispirati ai fumetti eccovi la mia personale classifica di gradimento:
X-Men 2 (neanche da dire che Hugh Jackman: Logan/Wolverine è in assoluto il mio personaggio preferito, sarà per il fisico, sarà perchè è un figo, sarà perchè estrae gli artigli, sarà per il taglio di capelli, sarà per questo che mi piace Morgan con il nuovo look ;-)
X-Men 1
Iron Man
Batman - Begins
Flash (con colonna sonora dei Queen)
Mystery Men (una chicca per amatori del genere con l'esilarante Ben Stiller)
Batman
Batman 2 Il ritorno (entrambi dello straordinario e visionario regista Tim Barton)
X-Man 3 (si vede il cambio di regia, ma non riesco a rimanere impassibile di fronte a Hugh Jackman in canotta, con quei capelli assurdi)
La quadrilogia di Superman con il compianto Christopher Reeve (non tanto per la bellezza dei film quanto perchè li vedevo da bambina e sono un bel ricordo)
Devil (brutto, brutto, brutto)
Hulk (talmente noioso da prendere sonno dopo il primo quarto d'ora)

venerdì 2 maggio 2008

Glam rock alle Scimmie 2

So di aver fatto tutta una filippica su Morgan e poi ho parlato di tutt'altro, per questo ci sono le seconde puntate, perchè si è andati lunghi sul prologo.
Ma ricominciamo da dove avevo lasciato.
Finalmente dopo estenuanti ore passate ad aspettare e a farci digito pressare siamo dentro.
Il locale appare già gremito, per quanto piccolo davanti non si riescono a vedere che una serie interminabile di teste l'una accanto all'altra come fossero nere sagome di cartone.
Io e Diego ci guardiamo e all'unisono "io devo bere".
Benissimo!
Ora non resta che fare la fila per le consumazioni.
Decido di prendere la situazione in mano, che significa avere i biglietti per le consumazioni nella mia mano e vado verso il bancone, mi infilo in un pertugio ed in una frazione di secondo tra me e l'agognata birra non c'è che un inanimato appiccicoso pezzo di legno.
Sfodero un sguardo complice alla barista incorniciato da un sorriso rilassato come a dire "capisco che tu ne hai già le palle piene e la serata non è ancora praticamente cominciata, per cui vorrei da bere, ma te lo chiedo come se fosse un favore e non un tuo dovere".
La tizia coglie lo sguardo e con gentilezza mi risponde "arrivo tra un momento".
Cinque minuti dopo sorseggiavo la mia birra media e Diego la sua Coca-Cola.
Dopo poco comincia a suonare un gruppo terribile annunciato e presentato da Morgan.
Mi sale l'angoscia "E noi abbiamo fatto tutta questa fatica per sentire Morgan che dice due cazzate e questi che ammazzano note testi e tutto quanto concerne l'emisfero musicale?"
No cazzo no.
Fanno una versione di Heros di Bowie che fa rabbrividire.
Mi piacerebbe andare da Morgan distante da me pochi metri e centinaia di corpi per chiedergli "Emanuele ha fatto una versione alla Bono che non ti ha dato niente, e questi oltre a delle pugnalate che cosa ti hanno dato?".
Ma resto a presidiare la mia postazione guadagnata con tanta fatica.
Mentre penso tutto questo il fantastico gruppo sul palco dopo poche canzoni ha un indice di gradimento talmente basso che decide di battere in ritirata.
E finalmente sul palco sale lui.
Suona la pianola a fiato, poi il sintetizzatore, poi canta, poi suona la pianola, poi canta, poi suona la chitarra, canta di nuovo.
Uno spettacolo straordinario.
Suona molto bene tutti gli strumenti e canta altrettanto bene, sa dove può arrivare, sa quali sono i suoi limiti e soprattutto sa quello che vuole trasmettere attraverso la musica.
Non parla non dice cazzate, suona e canta e basta.
Questo è il suo modo di comunicare.
Il suo fare il brillante ad XFactor non è un atteggiamento sa di cosa sta parlando e anche molto bene.
Sono felice, entusiasta.
L'apice lo raggiunge cantando Let's Dance di David Bowie, in un'interpretazione straordinaria, molto aderente all'originale, ma in puro Morgan's style.
Una bella serata per cui è valsa la pena fare tutta quella fatica per entrare, anche se lo reputo comunque un'assurdo frutto di una gestione a cazzo.
Purtroppo sono le 2.00 è ora di andare a casa, anche se il locale è ancora gremito, anche se sul palco c'è ancora lui, anche se continuo a sentire solo buona musica, il mio corpo mi implora di tornare a casa ed io obbedisco.
Fine della serata mondana di una non troppo mondana.

giovedì 1 maggio 2008

Glam rock alle Scimmie

Ieri io e Diego ci siamo recati ad un evento mondano, senza essere notoriamente dei mondani.
Alle Scimmie, rinomato locale milanese, c'era una serata di glam rock a cui partecipava anche Morgan, mia passione già in tempi non sospetti, prima di approdare alla prima serata di Rai2 con il programma XFactor.
L'ultima volta che l'ho visto in concerto era il lontano non mi ricordo più quando, ero al secondo anni di università e lui era ancora il front man dei Bluvertigo.
L'occasione era ghiotta!
Come non andare a controllare che la rinnovata fama non gli avesse dato alla testa, facendolo diventare uno dei tanti idioti televisivi.
Lo spettacolo era previsto per le 22.00, alle 21.20 siamo davanti al locale sapendo che non è particolarmente grande.
Dato il numero di persone presenti la possibilità di entrare e di riuscire a godersi lo spettacolo è concreta.
Davanti al locale albergano già una cinquantina di persone di varie età, generi e tipi.
Mi piace l'idea di essere finita in mezzo ad un’umanità variegata e non in una bolgia di ragazzine urlanti o peggio di ex fans urlanti (trenta/quarantenni che credono che una buona dose di trucco non lasci trasparire il passare del tempo).
Si fanno le 22.00, le persone sono diventate 150 e le porte non si aprono.
Si fanno le 22.30 e le persone sono diventate 200/250 e le porte non si aprono.
Si fanno le 23.00 e finalmente le porte si aprono.
Neanche fossimo ad un concerto dei Rolling Stones la folla già particolarmente accalcata, preme l'una contro l'altra verso quello spiraglio denominato porta, presidiata da un tizio di colore grosso come l'attore del Miglio Verde e con la stessa faccia bonaria, ma integerrimo che fa entrare a cinque alla volta.
La distanza tra noi e l’entrata è di 1 metro e 1/2, più tre scalini (è in queste occasioni che si capisce in concreto che cosa sia la legge della relatività delle distanze).
Finalmente dopo tre quarti d'ora di presso terapia, sauna e gomito massaggio sono davanti alla porta.
La speranza di avercela fatta si infrange quando da dentro giunge la voce che non entrerà più nessuno.
Cazzo tanta fatica per niente.
Poi il proprietario annuncia che possono entrare ancora 20 persone.
Ce l’ho fatta, poi mi giro e mi rendo conto che ho perso di vista il mio accompagnatore.
Il buttafuori mi guarda e mi dice "Tu con chi sei?", mi volto e vedo spuntare 3 dita dalla folla "con quello lì" rispondo indicando le dita. Mi guarda male e replica "Non vi potevate tenere per mano?" ed io "Ci abbiamo provato, ma è stato impossibile" di fronte a tanta disarmante sincerità, mi fa entrare e ripesca non so come Diego dalle retrovie.